ANNE RICE PANDORA (Pandora, 1998) Dedicato a Stan, Christopher e Michael Rice a Suzanne Scott Quiroz e a Victoria Wilson alla memoria di John Preston agli irlandesi di New Orleans che alla met dellOttocento costruirono in Constance Street la grande chiesa di SantAlfonso, e ci trasmisero, attraverso la fede, larchitettura e larte, uno splendido monumento alla gloria della Grecia e alla grandeur di Roma A proposito della signora Moore e delleco nelle grotte di Marabar: . ma leco prese a minare, in un modo indescrivibile, il suo controllo. Ma in qualche modo indescrivibile leco cominci a sgretolare la sua presa sulla vita. Giunta in un momento in cui lei era particolarmente stanca, era riuscita a mormorare: Piet, coraggio, compassione. esistono, ma sono identici, e cos la sozzura. Tutto esiste, nulla ha valore . E.M. FORSTER, Passaggio in India Tu credi che esista un solo Dio? Fai bene; anche i demoni lo credono e tremano. Lettera di Giacomo 2,19 Com ridicolo e straniero colui che si stupisce di qualsiasi cosa accada nella vita. Marco Aurelio, A se stesso Unaltra parte del nostro stesso credo che molte creature saranno dannate; per esempio gli angeli che caddero dal cielo per via dellorgoglio, e che ora sono nemici; e quegli uomini sulla terra che muoiono lontani dal- la Fede della Santa Chiesa, cio i pagani; e anche coloro che sono battez- zati ma che vivono vite non cristiane e dunque muoiono fuori dellamore - tutti costoro saranno condannati allinferno perpetuo, come la Santa Chiesa minsegna a credere. Poich cos, quasi impossibile che tutto possa fini- re bene, come mi stava mostrando ora Nostro Signore. Ma alla rivelazione io non avevo altra risposta che questa: Ci che impossibile a te non im- possibile a me. Onorer in tutto la mia parola, e far in modo che ogni co- sa vada per il meglio. Questo mi venne insegnato dalla grazia di Dio. Giuliana di Norwich, Le rivelazioni del divino amore 1 Non sono passati che venti minuti da quando mi hai lasciato in questo caff, da quando alla tua richiesta ho risposto no, che non avrei mai scritto per te la storia della mia vita mortale, di come diventai un vampi- ro. di come mimbattei in Marius solo pochi anni dopo che lui aveva per- so la sua vita umana. E ora eccomi qui, con il tuo quaderno aperto, a usare una di quelle penne appuntite, con linchiostro eterno, che tu mi hai lasciato, a fremere della sensuale pressione del liquido nero su questa carta bianca, perfetta e costo- sa. Era naturale, David, che tu mi lasciassi qualcosa di raffinato, una pagina invitante. Questo quaderno rilegato in pelle scura e lucida, decorato con un ricco disegno di rose, senza spine ma rigogliose di foglie, un disegno che in ultima analisi significa solo Disegno, ma rivela unautorit. Ci che scritto sotto questa pesante e bella rilegatura avr un valore, dice questa copertina. Le pagine spesse hanno righe azzurro chiaro. Sei cos pratico, cos premuroso e probabilmente sai che quasi mai misi penna su carta per scrivere qualcosa. Persino il rumore della penna ha il suo fascino, il graffio secco, cos simile ai calami pi fini dellantica Roma, quando li accostavo al papiro per scrivere le lettere a mio padre, per scrivere nel diario i miei lamenti. Ah, quel suono! Lunica cosa che qui manca lodore dellin- chiostro, ma abbiamo la gradevole biro che non si esaurir per interi volu- mi, riproducendo il segno nero, nitido e profondo che io sceglier. Sto pensando alla tua richiesta di scrivere; forse otterrai qualcosa da me. Mentre fuori continua a cadere la pioggia e nel caff imperversa un fasti- dioso chiacchiericcio, mi accorgo di cedere allinvito, quasi come cede a noi una delle nostre vittime. Mi scopro a pensare che forse tornare indietro con la memoria di duemila anni potrebbe non essere lagonia che temevo, ma quasi un piacere, come latto stesso di bere il sangue. Mi protendo ver- so una vittima che non mi facile sopraffare: il mio passato. Forse questa vittima fuggir da me con una velocit che eguaglia la mia. Comunque sia, ora vado alla ricerca di una vittima mai affrontata prima e provo un brivi- do, il brivido della caccia in questa che il mondo moderno chiama indagi- ne. Perch altrimenti ora rivedrei con tanta chiarezza quei tempi? Tu non avevi a disposizione pozioni magiche per sciogliere i miei pensieri. Per noi esiste ununica pozione, ed il sangue. Mentre camminavamo verso il caff, a un certo punto hai detto: Ricor- derai ogni cosa. Tu, che tra noi sei cos giovane, da mortale eri decrepito e grande erudito. Forse naturale che sia proprio tu a tentare con tanta au- dacia di raccogliere le nostre storie. Ma perch cerco di spiegare qui una curiosit come la tua, un tale coraggio di fronte a una verit intrisa di san- gue? Come sei riuscito ad accendere in me un simile desiderio di tornare indietro di quasi duemila anni, per r